OSSERVATORIO ARTE FIERA

Ilaria Speri
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Ilaria Speri cura e produce progetti espositivi ed editoriali. Corrispondente per Il Giornale dell’Arte, scrive su libri e riviste, e collabora con l’agenzia creativa Boiler (Milano e Barcellona) allo sviluppo e coordinamento di progetti espositivi e di ricerca. Dal 2013 lavora con Fantom, associazione non profit che realizza mostre e libri intorno a fotografia, suono e arti visive, curatori della sezione Fotografia e Immagini in Movimento per Arte Fiera.

Accolgo con particolare piacere l’invito a contribuire a Osservatorio Arte Fiera proprio in questi giorni, dopo avere avuto l’occasione di visitare due mostre, tanto significative quanto inedite, di un grande autore della fotografia italiana come Vincenzo Castella. Protagonista, ad Arte Fiera, dello stand di Studio La Città, la storica galleria veronese che ne rappresenta il lavoro in Italia.

Urban Screens, a cura di Walter Guadagnini, è stata inaugurata dieci giorni fa alla Sinagoga di Reggio Emilia nell’ambito di Fotografia Europea. La mostra raccoglie una serie di fotografie di grande formato realizzate da Castella a partire dal 2008, quando la rappresentazione dei tessuti urbani – il capitolo più noto e longevo della sua produzione – lascia spazio all’iconografia della botanica nella storia dell’arte. Un omaggio al pittorialismo, e alle ottiche usate a cavallo tra il XIX e il XX secolo, che l’artista colleziona e utilizza tuttora per realizzare le sue opere.

Paesaggi vegetali, impenetrabili e ipnotici, trovano ampio respiro nell’architettura che li ospita – le opere di Castella si esprimono al meglio nel dialogo con luoghi antichi e ricchi di storia, penso anche a In linea d’aria, la sua mostra all’ex Oratorio di San Lupo a Bergamo nel 2013. I margini neri della lastra ben visibili, come di consueto, a ricordarci quel processo trascendentale proprio dell’azione fotografica, e molto caro all’artista, che trasforma la realtà in immagine, superficie, significante.

La mostra a Reggio Emilia affianca Milano, la personale dell’artista alla galleria Building, ancora in corso fino al 27 aprile. Un’antologica senza precedenti, di caratura museale per imponenza e ricchezza di contenuti, a cura di Frank Boehm. In questa sede, una recente e promettente novità nel panorama culturale milanese, è possibile approfondire l’intero percorso di ricerca di Castella: oltre a una selezione di paesaggi urbani e naturali, in mostra anche i provini a contatto della costruzione dello stadio di San Siro, mai esposti prima, e il suo ultimo straordinario lavoro, fotografico e filmico, sulle chiese Rinascimentali.