LUCA TOMMASILUCA TOMMASI


Cuore dell’esposizione di Alberto di Fabio Paesaggi di una materia invisibile è un pervasivo wall painting che coinvolge gran parte dello spazio espositivo. Le pareti della galleria si trasformano in tele da dipingere, in un confronto con la vastità dell’universo o in dialogo con un paesaggio interiore. Liriche grafie e colori vibranti percorrono l’intero spazio della galleria, dove la solidità del colore si dissolve in minuscole particelle gassose, atomi e fotoni di luce in continua trasformazione nelle morbide colature del dripping. Le sovrapposizioni delle pennellate, tra le mille velature cromatiche, coinvolgono lo spettatore in visioni cinetiche extrasensoriali per una progressiva perdita della coscienza di sé, in una sorta di excessus mentis dantesco che trasporti la mente verso un “Dio quantico”. Come per tutta l'ultima produzione dell'artista, e per le tele che sono esposte in relazione alla pittura site specific, si assiste al passaggio dallo stato fisico della materia ad uno più etereo e immateriale; per l’appunto un paesaggio di una materia invisibile.

The heart of Alberto di Fabio’s exhibition Paesaggi di una materia invisibile is a pervasive wall painting that engages most of the exhibition space. The walls of the gallery are turned into canvases to be painted, confronting the vastness of the universe or in dialogue with an interior landscape. Lyrical signs and vibrant colours cross the entire gallery space, where the solidity of the colour dissolves into tiny gaseous particles, atoms and photons of light in continuous transformation in the soft dripping flows. The overlapping of the brushstrokes, among the many chromatic glazes, involves the spectator in extrasensory kinetic visions for a progressive loss of self-awareness, in a sort of Dante's excessus mentis that transports the mind towards a "quantum God". Both in the artist's latest production and in the canvases on display, relating to site-specific painting, we can perceive the transition from the physical state of matter to a more ethereal and immaterial one; precisely, a landscape of an invisible matter.


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