Galleria d'Arte CinquantaseiGalleria d'Arte Cinquantasei


Giovanni Lombardini
mostra antologica

Da qualche anno Galleria Cinquantasei cerca di realizzare un percorso contemporaneo senza rinunciare alla quarantennale esperienza sul mercato del Novecento italiano. Il 22 febbraio ha inaugurato la mostra antologica omaggio a Giovanni Lombardini con presentazione di Massimo Pulini, di cui riportiamo una parte: «Questa premessa, che apparirà di ambito generale, in realtà è stata scritta pensando al lavoro di Giovanni Lombardini, al suo dipingere estremo, senza l’uso dei pennelli, una tecnica che vuole risalire alla sorgente chimica del colore e alla fisica delle materie. Il procedere di Giovanni trova, già nella sua singolarità, gli elementi di una distinzione e i caratteri del suo stile. Il crogiolo nel quale prepara la miscela cromatica è spesso calibrato su forze contrastanti, un patto da stabilire tra solventi e catalizzatori, tra essenze che diluiscono e agenti che solidificano, per riuscire a controllare le proprietà attive di quell’impasto e per condurlo verso la giusta destinazione, verso l’approdo dell’opera. Si potrebbe giungere a dire che il quadro viene dipinto quando ancora si trova nella conca del crogiolo, la pratica e l’esperienza portano l’autore a immaginarlo già prima di venir depositato sul supporto, senza che si precluda l’epifania dell’imprevisto. La forza di gravità è amica in questa gestione e si unisce alla scorrevolezza delle superfici scelte da Lombardini, levigate e luminose quanto servono per […] ottenere la migliore livrea del fluido colorato. Trasparenza e ottusità stipulano un altro armistizio che fa somigliare queste opere a vetrate trafitte dal sole. L’impressione di una irradiazione di luce, interna ai laminati, è suggerita dalla eccezionale saturazione cromatica, che giunge a impensabili timbri, squillanti come trombe, di contro a insondabili profondità delle tinte più oscure. Quel colore, un attimo dopo essersi depositato, è così sensibile da reagire al soffio dell’autore, fissandosi in forme ora biologiche e ora geometriche».


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