GLI INCONTRI DI ARTE FIERA COLLEZIONISMI. LE CONVERSATIONS DALLA FIERA ALLA MOSTRA "IL PIEDISTALLO VUOTO. FANTASMI DALL’EST EUROPA"

GLI INCONTRI DI ARTE FIERA COLLEZIONISMI. LE CONVERSATIONS DALLA FIERA ALLA MOSTRA "IL PIEDISTALLO VUOTO. FANTASMI DALL’EST EUROPA"

GLI INCONTRI DI ARTE FIERA COLLEZIONISMI. LE CONVERSATIONS DALLA FIERA ALLA MOSTRA "IL PIEDISTALLO VUOTO. FANTASMI DALL’EST EUROPA"

19/02/2014

Marco Scotini, curatore della Mostra, e Giorgio Verzotti, direttore Artistico di Arte Fiera,

incontrano

Enea Righi, collezionista, e Walter Guadagnini, Presidente della Commissione UNICREDIT for ART.

 

Sabato 22 febbraio, ore 11
Museo Civico Archeologico, Via dell’archiginnasio, 2 - Sala del  Risorgimento

 

Dopo la conversazione seguirà la visita guidata alla mostra con i protagonisti dell’incontro 
Ingresso mostra ed incontro: € 6,00.
E' gradita la prenotazione: tel.051273861 o via mail Comunicazione@labidee.it

 

Le conversations di Arte Fiera 2014 entrano alla mostra Il Piedistallo vuoto. Fantasmi dall’Est Europa, la grande rassegna sulla scena artistica dell’area post-sovietica contemporanea allestita a Bologna fino al 16 marzo prossimo nei suggestivi spazi del quattrocentesco Museo Civico Archeologico. Inaugurata in occasione della Fiera internazionale di arte moderna e contemporanea dello scorso gennaio, organizzata da BolognaFiere, la mostra accoglierà sabato 22 febbraio un momento di confronto e riflessione sullo stato del mercato dell’arte con particolare attenzione ai grandi Collezionisti privati e alle Corporate collections. Tra i protagonisti interverranno, infatti, accanto a Marco Scotini e a Giorgio Verzotti, Walter Guadagnini, responsabile della Commissione che si occupa delle acquisizioni d’arte per Unicredit, ed Enea Righi, uno dei più importanti collezionisti d’Italia.

 “Il piedistallo vuoto” vive proprio delle opere di importanti Collezioni italiane che hanno prestato alla mostra 100 opere a rappresentare più di 40 artisti di 20 Paesi dell'Est Europa e dell'ex URSS.

Dalla caduta del Muro di Berlino nel 1989, e dalla conseguente apertura di quei mercati all’Occidente, cosa ha significato investire nell’arte proveniente da quei paesi? Come si configurava allora la scena artistica dei Paesi dell’ex-Patto di Varsavia, e come si configura oggi, agli occhi dei collezionisti? Come si sono orientate le loro scelte in un ambito che ancora oggi risulta poco conosciuto, nonostante il successo internazionale che arride ai suoi più giovani protagonisti?

 

Ricordiamo le autorevoli collezioni che hanno consentito di realizzare la mostra:  Collezione Enea Righi, Collezione La Gaia, Collezione Maramotti, Collezione Unicredit, Collezione Gemma Testa, Collezione Consolandi, Collezione Agiverona, Collezione Vittorio Gaddi, Collezione Together, Fondazione Morra-Greco,  Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Nicola Trussardi, Fondazione Videoinsight  e altre che hanno voluto mantenere l’anonimato.