#Inside ArteFiera: Lindsay Kemp si racconta. Da David Bowie alla passione per l’arte e per la cultura italiana

#Inside ArteFiera: Lindsay Kemp si racconta. Da David Bowie alla passione per l’arte e per la cultura italiana

#Inside ArteFiera: Lindsay Kemp si racconta. Da David Bowie alla passione per l’arte e per la cultura italiana

28/01/2016

Lindsay Kemp è la rappresentazione  del teatro mimico per eccellenza.  Coreografo, ballerino, mimo inglese, ‘maestro’ e esempio David Bowie, per il quale creò la figura di ‘Ziggy Stardust’ 

Kemp, che da più di una decade vive in Italia (in realtà è sempre in tour con la sua compagnia in giro per il mondo), sarà oggi sul palco del Centro Servizi della Fiera il 28 (ore 17.15), invitato all’inaugurazione di ArteFiera.

Nella mia vita, dice Kemp,  non ho mai fatto distinzione tra le performances sul palco con la mia troupe di ballerini, gli assoli come attore e mimo e la mia attività di pittore. Anzi, la pittura è il denominatore comune, è la danza a essere una forma di disegno che usa il corpo e non i colori. Ma si tratta di differenti modalità di espressione che hanno lo stesso scopo. Regalare al pubblico il piacere, essere una gioia per gli occhi e il cuore, percorrere una strada verso la pacificazione interiore. Lo spettacolo e l’arte per me sono metodi di meditazione

Un artista che ama la cultura italiana

Nella mia arte è stata determinante l’influenza dell’Opera. Le mie coreografie risentono di questa straordinaria tradizione italiana, da Puccini a Mascagni a Giuseppe Verdi. Ho diretto una ‘Traviata’. E Bowie ha costruito i suoi personaggi come fossero al centro di un allestimento operistico

Mimo e pittore

C’è un artista, in particolare, al quel devo il mio interesse e la mia applicazione nella pittura. E Joan Mirò che ha avuto per me, anni dopo, lo stesso ruolo che ho avuto io per Bowie. Volle incontrarmi in Spagna, a Maiorca, dove io era con la mia compagnia per uno spettacolo. Vide i miei quadri e mi incoraggiò, offrendosi di organizzare la mia prima mostra. Da allora, non ho mai smesso di dipingere