Galleria Enrico AstuniGalleria Enrico Astuni


Uno dei maggiori e più grandi spazi commerciali dedicati all'arte a Bologna, la Galleria Enrico Astuni si avvicina al suo trentesimo anniversario. La sua mission si caratterizza per il forte impegno nella promozione legata al contemporaneo con particolare attenzione agli approcci innovativi, sperimentali e di ricerca, oltre che dei Maestri già storicizzati. 1992, la Galleria Enrico Astuni viene fondata da Enrico Astuni e Rosetta Giorgi a Fano. Sin dal principio emergono il forte interesse e l’orientamento della Galleria a sostenere la ricerca e la produzione artistica, unitamente ad un forte impegno sul territorio in sinergia con le istituzioni pubbliche. Avvalendosi di curatori come Achille Bonito Oliva, Martina Corgnati, Renato Barilli, Marco Senaldi, Luca Beatrice e Walter Guadagnini, tra le prime mostre realizzate ricordiamo Carla Accardi. Pietrose distanze; Aldo Mondino. Da Re Salomone ai Gnawa; Luigi Ontani. Sacro Fauno Profunny. Nel 2000 la Galleria Enrico Astuni si sposta a Pietrasanta. Dal 2005 la Galleria Enrico Astuni concentra la propria attenzione anche sulle nuove tendenze dell’arte contemporanea ed avvalendosi della collaborazione di curatori esterni fra cui Fabio Cavallucci, Luca Beatrice, Michele Robecchi e Alessandra Pace, inizia a promuovere giovani artisti come Janis Avotins, Izumi Kato e Luca Pozzi. Nel 2009, la Galleria Enrico Astuni apre la sede a Bologna, all’interno di un fabbricato costruito negli anni ’20 del ‘900, originariamente adibito a locale di stoccaggio delle ferrovie. Oggi la Galleria Enrico Astuni segue una linea curatoriale orientata al confronto e al dialogo tra maestri storicizzati e giovani artisti già affermati a livello internazionale fra cui, tra gli altri, Carla Accardi, Suzanne Lacy, David Medalla, Maurizio Nannucci, Shaun Gladwell, Christian Jankowski, Oystein Aasan e Luca Pozzi. Il programma per il 2021/2022 include la mostra colletiva La realtà, i linguaggi, a cura di Fabio Cavallucci e la personale di Gianni Piacentino, a cura di Andrea Bellini.

One of the major and largest commercial spaces dedicated to art in Bologna, Galleria Enrico Astuni is approaching its thirtieth anniversary. The gallery ethos remains consistent to promote Masters as to nurture the best talent from the new generation of artists with innovative, experimental and research approaches. Enrico Astuni with his wife Rosetta Giorgi first opened his gallery in Fano, Marche (Italy) in 1992. Since the beginning emerged the gallery’s strong commitment to work in collaboration with local public administrations for the territory and leading Italian art critics like Achille Bonito Oliva, Martina Corgnati, Renato Barilli, Marco Senaldi, Luca Beatrice e Walter Guadagnini. Among the first exhibitions realized we remind Carla Accardi. Pietrose distanze; Aldo Mondino. Da Re Salomone ai Gnawa; Luigi Ontani. Sacro Fauno Profunny. In 2000 Galleria Enrico Astuni relocated to Pietrasanta, Tuscany
 (Italy). Since 2005 Galleria Enrico Astuni extended its attention on contemporary art new tendencies. By collaborating with external curators as Fabio Cavallucci, Luca Beatrice, Michele Robecchi and Alessandra Pace, it started to promote works by young artists like Janis Avotins, Izumi Kato e Luca Pozzi. In 2009 Galleria Enrico Astuni opened in Bologna. Emilia Romagna (Italy), in a building from the 20s, originally used as warehouse for the railways. Nowadays the Galleria Astuni follows a curatorial line oriented to the dialogue between historicized authors and internationally recognized younger artists like, among others, Carla Accardi, Suzanne Lacy, David Medalla, Maurizio Nannucci, Shaun Gladwell, Christian Jankowski, Oystein Aasan and Luca Pozzi. The exhibition program 2021/2022 includes the group show La realtà, i linguaggi, curated by Fabio Cavallucci and Gianni Piacentino solo show, curated by Andrea Bellini.


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