OSSERVATORIO ARTE FIERA

Enrico Paroletti
photo

Enrico Paroletti, laureato all'Università di Bologna, master GIOCA, è Presidente degli Amici dell'Accademia Ligustica di Belle Arti Onlus, oggi una delle realtá culturali no-profit piú attive su Genova.



Torno a Bologna ogni anno con lo stesso treno a riprendere un discorso che vorrei non finisse mai. Qui ho passato gli anni dell’università con un obiettivo non troppo nascosto: trovare la mia tagliatella preferita.

Con incedere da flâneur durante le mie ricerche culinarie, ho varcato spesso la porta di Santa Maria della Vita per ammirare un gruppo scultoreo di sette figure in terracotta dalla potenza espressiva unica: il Compianto di Niccolò dell’Arca.

Dal 24 ottobre, negli stessi spazi, Giovanni Battista Martini ha portato il lavoro della fotografa Lisetta Carmi sul Porto di Genova per la IV Biennale di Fotografia dell'Industria e del Lavoro.

Martini nel catalogo scrive “… la dimensione morale [che] trasforma la condizione umana in verità e, di conseguenza, in bellezza.”. Parla di Lisetta Carmi, ma le sue parole possono riferirsi perfettamente anche a quel Niccolò che a fine ‘400 forgiò il suo capolavoro.

Gli scatti che Lisetta realizza nel 1964 riprendono “… le difficili condizioni lavorative dei portuali, degli operai dediti allo scarico dei fosfati dalle stive, immersi nella polvere bianca come in un girone dantesco...” e rivendicano un carattere di dolorosa universalità che le avvicina alle strazianti figure quattrocentesche che piangono il Cristo morto.

A prescindere dal mio parallelismo Carmi-Dell’Arca, causato forse dal buon sangiovese, sono convinto che questa stupenda mostra, allestita con la grazia di un grande curatore, possa, più di tante parole, esprimere senza retorica quello che Genova è stata nel dopoguerra, il suo porto, le sue glorie industriali e le sue contraddizioni.
 

Lisetta Carmi, Genova, Italsider. La colata dell'acciaio