Un megaschermo di 5 x 9 metri che accoglie il pubblico all’ingresso del Quartiere Fiera di Bologna: è questa la sede a cui sono destinati i video della Led Wall Commission, cortometraggi d’artista concepiti specificamente per questo formato inconsueto e per la prospettiva degli spettatori che si avviano verso Arte Fiera. Apre la serie Yuri Ancarani (Ravenna, 1972) uno dei rari videomaker e filmmaker italiani ad essere di casa tanto nell’ambito delle arti visive, da cui proviene, quanto in quello del cinema.
Guarda le immagini ad Arte Fiera
Il video Senza titolo creato da Ancarani per il Led Wall si ricollega al suo film Atlantide, presentato in anteprima nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia nel 2021: una storia di riti di passaggio adolescenziali ambientato in una Venezia ignota ai turisti e parallela ai loro flussi, simili a quelli delle maree che periodicamente allagano la città. Un film profondamente singolare, a partire dal suo processo produttivo, basato non su una sceneggiatura definita a priori, ma su un lento lavoro sul campo, durato anni, durante i quali Ancarani si è guadagnato la fiducia e la collaborazione dei giovanissimi protagonisti - quasi tutti attori non professionisti - colti nella loro vita quotidiana con sorprendente naturalezza. La narrazione del film è emersa nel corso del lavoro, e solo con il tempo ha trovato una forma definita.
Il processo ha dato vita a una grande mole di girato, una parte consistente del quale - non direttamente finalizzata al film, e che non compare in esso - è costituita da materiali eterogenei per natura e intento, talvolta di taglio intenzionalmente documentaristico. Da alcuni di questi frammenti è nato il video Senza titolo per il Led Wall. Sono immagini di ragazzi che asciugano, con stracci e perfino con un asciugacapelli, souvenir di plastica recuperati dall’acqua: uno spettacolo vagamente surreale in cui l’artista e la sua troupe, che vagavano in una Venezia allagata, si sono imbattuti per caso, e hanno afferrato al volo. Immagini punteggiate da un’inquadratura - questa, invece, accuratamente pianificata - di acqua che sale lungo i gradini di un approdo e infine si spande sull’imbarcadero: la famigerata acqua alta che scandisce la vita della città, e di cui la filmografia su Venezia registra sempre gli effetti, non il processo. Immagini nelle quali Venezia diventa, nelle intenzioni di Ancarani, lo specchio di problemi climatici, economici e sociali di portata epocale, che trascendono il destino e l’identità unici della città lagunare.
Gli inediti di Atlantide sono inoltre i protagonisti della grande mostra Yuri Ancarani. Atlantide 2017 - 2023, la personale dell’artista al MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, a cura di Lorenzo Balbi e main project di ART CITY Bologna 2023, che aprirà giovedì 2 febbraio: una video-installazione immersiva in cui il film dialoga con la galassia dei materiali che hanno contribuito alla sua genesi.
Dettagli opera: Yuri Ancarani, Senza titolo, 2023, video digitale, colore, muto, 4’13’’ circa