Arte Fiera ha proposto per il 2022 un ricco palinsesto di contenuti trasversali, con alcuni dei nomi più interessanti dello scenario artistico italiano contemporaneo. L’offerta del public program spaziava tra i generi espressivi, e ha offerto agli addetti ai lavori e al grande pubblico un significativo spaccato dello stato dell’arte del nostro Paese.
A partire dal 2019 - l’inizio del mandato di Simone Menegoi come direttore artistico - Arte Fiera ha commissionato ad ogni edizione a un artista italiano affermato un’opera inedita, di grandi dimensioni o comunque ambiziosa, da presentare al pubblico negli spazi della fiera stessa. L’artista invitata in occasione di Arte Fiera 2022 - facendo seguito a Flavio Favelli, Eva Marisaldi, Stefano Arienti - è stata Liliana Moro (Milano, 1961). Artista tra le più originali emerse nel nostro Paese dalla fine degli anni Ottanta, Moro tende a sfuggire a facili classificazioni: se è vero che presenta tematiche, formule espressive e materiali ricorrenti - dai riferimenti al gioco ai modelli in scala, fino alla recente produzione in ceramica - il suo lavoro resiste comunque, a trent’anni e oltre dall’esordio, alla tentazione dello stereotipo, sfidando lo spettatore a un confronto con l’opera senza pregiudizi.
Per rispondere alla commissione di Arte Fiera, Moro ha scelto un materiale inconsueto, ma a cui ricorre regolarmente fin dagli anni Novanta: il suono. Concentrandosi su un tratto del percorso che collega l’Ingresso Nord ai padiglioni di Arte Fiera - tre lunghi corridoi dotati di tapis roulant, del genere che si trova comunemente in aeroporti e metropolitane - Moro ha concepito una sorta di grande scultura sonora, elaborata a partire dalla sua stessa voce, di cui i visitatori hanno fatto esperienza nel loro transito verso, e da, i padiglioni.
E' giunto alla terza edizione il progetto Oplà. Performing Activities, a cura di Silvia Fanti (Xing), riconosciuta a livello internazionale per il suo sguardo interdisciplinare sulle culture contemporanee, con particolare attenzione alle live arts, un ambito espressivo che caratterizza la scena artistica di Bologna fin dagli anni Settanta.
Quattro gli interventi in programma, di artisti italiani per nascita o adozione.
Una componente molto significativa del public program è la sezione Talk, che nel 2022 è stata ribattezzata Book Talk e si concentrava esclusivamente sulle presentazioni di libri di recente pubblicazione.
Molte le presentazioni quotidiane che si sono succedute nei tre giorni della manifestazione. Segnaliamo qui alcuni highlight:
BPER Banca sosteneva ed era partner delle visite guidate e del programma Book Talk.
Arte Fiera è stata lieta di ospitare nel proprio public program Note di Sguardi, un progetto di fotografia che vedeva coinvolti tre quartieri di altrettante città europee: il Quartiere Centro di Cervia, Santo Stefano a Bologna, Pankow a Berlino. A trentasei artisti internazionali attivi nelle tre città o zone limitrofe è stato chiesto di scegliere un'immagine proveniente dal loro archivio da stampare in forma di poster. I poster vengono affissi nello spazio pubblico dei quartieri designati nell'arco di un anno, con cadenza mensile: ogni mese un gruppo di tre poster differenti, presentato contemporaneamente nelle tre città.
Il progetto è stato ideato da Giovanna Sarti (artista e curatrice) e realizzato in collaborazione con Gino Gianuizzi, Eva Scharrer (nella prima edizione) e Sara Bernshausen (nella seconda). In fiera, il pubblico ha potuto vedere una selezione dei poster realizzati fino a quel momento in entrambe le edizioni, affissi nel passaggio che collega i due padiglioni della fiera.
le "performing activities" di Oplà, il format ideato e curato da Silvia Fanti/Xing
un'opera inedita di Liliana Moro per Arte Fiera 2022
un progetto di fotografia che vede coinvolti tre quartieri di altrettante città europee
la sezione talk di Arte Fiera 2022, che si concentrava esclusivamente sui libri d’arte