Premio The Collectors.Chain by Art Defender

Con The Collectors.Chain Prize, giunto alla quarta edizione, Art Defender consolida la sua collaborazione con ArteFiera e ribadisce il suo speciale rapporto con la fotografia. Anche nel 2025 l’opera vincitrice, selezionata fra quelle esposte nella sezione Fotografia e Immagini in movimento, entra a far parte della corporate collection di Art Defender, sottolineando l’attenzione dell’azienda per il collezionismo e in particolare per il medium fotografico.
La giuria, composta esclusivamente da collezionisti, è stata nuovamente presieduta da Walter Guadagnini, esperto di fotografia riconosciuto a livello nazionale e internazionale, che ha guidato la commissione nella scelta dell’opera in grado di interpretare nel modo più interessante la storia della fotografia, sia in chiave di continuità che di rottura.
The collectors.chain nasce nel febbraio 2021 come una community capace di connettere le voci più autorevoli del collezionismo e di collegare tra loro esperienze, passioni e punti di vista, condividendo e alimentando le relazioni, il confronto e il dialogo tra le molteplici declinazioni dell’essere collezionista. L’idea alla base di questo network - e alla base del modello d’impresa della stessa Art Defender - è quella di una piattaforma che aggreghi collezionisti e operatori del settore accomunati dalla passione per l’arte.
Art Defender è l’unica società in Italia a offrire servizi integrati per l’art collection management. Nata nel 2008 da un’idea del suo fondatore Alvise di Canossa, conta oggi una rete di oltre 12.000 mq di caveau di massima sicurezza sull’intero territorio nazionale, un team di specialisti interni e un network selezionato di partner che mettono a disposizione le proprie competenze per offrire un portfolio differenziato di attività esclusive e integrate.
In particolare, Art Defender ha rafforzato negli anni l’expertise nella conservazione e nella gestione della fotografia, avvalendosi delle più innovative tecnologie e collaborando con i massimi esperti del settore. Ha assunto la gestione di importanti fondi fotografici e lavora al fianco di istituzioni pubbliche, fondazioni e collezionisti privati.


Giuria:
Walter Guadagnini, curatore e storico della fotografia
Chiara Massimello, collezionista
Katia Da Ros, collezionista
Rischa Paterlini, curatrice indipendente

Artisti selezionati:

  • Luciano D’Alessandro, Gli esclusi, stampa ai sali d’argento d’epoca, 29,2x22 cm, 1965 (Martini & Ronchetti, A85)
  • Leila Erdman – Tabakashvili (A Pick Gallery, B102), Stability.jpg, fine art print, 49,5x75 cm con testo 14,5x18 cm, edizione unica; … and I run from you to you.jpg, fine art print, 40x59,5 cm con testo 28,5x32,5 cm, edizione unica;The wind, the wind, dry their tears, let them sleep, bring tomorrow closer.jpg, fine art print, 40x60 cm con testo 14x17,5 cm, edizione unica
  • Paolo Pellegrin, Serie di immagini dal progetto Surveillance. Milwaukee, Stati Uniti, archival pigment print su Hahnemuhle Photorag Satin 100% cotton base, 30x45 cm, es. 1/7, 2014 (Umberto Benappi, B97)


Artista vincitrice: Leila Erdman – Tabakashvili
Titoli opereStability.jpg, fine art print, 49,5x75 cm con testo 14,5x18 cm, edizione unica; … and I run from you to you.jpg, fine art print, 40x59,5 cm con testo 28,5x32,5 cm, edizione unica; The wind, the wind, dry their tears, let them sleep, bring tomorrow closer.jpg, fine art print, 40x60 cm con testo 14x17,5 cm, edizione unica
Galleria: A Pick Gallery, B102
Motivazione: La giuria del Premio Art Defender tiene anzitutto a sottolineare l’ottima qualità complessiva della sezione “Fotografia” di Arte Fiera, caratterizzata dalla volontà di tutte le gallerie di presentare al pubblico proposte organiche, relative sia alle generazioni ormai storicizzate che a quelle più giovani, offrendo una selezione di grande fascino e varietà. All’interno di questo panorama, la giuria ha deciso all’unanimità di premiare l’opera di Leila Erdman – Tabakashvili, giovane fotografa che unisce all’immediatezza dell’immagine fotografica le suggestioni derivanti dall’utilizzo di una parola che si rivela di volta in volta poetica, ironica o drammatica. Le opere di Leila Erdman – Tabakashvili raccontano lo svolgersi apparentemente banale della quotidianità, all’interno della quale si trovano però i sentimenti e le ragioni profonde di persone e di luoghi toccati anche dai drammi di una storia che incide sulle vite di ognuno di noi. Parole e immagini dialogano tra di loro e con lo spettatore, lasciando a quest’ultimo la libertà di costruire la propria versione della storia suggerita dall’artista.

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